A chi non capita di ricevere insinuazioni malevole da parte di colleghi, conoscenti, amici e parenti? Ecco, a chi soffre di emicrania o cefalea capita ancora più spesso.
Il dolore rende spesso invalidi, limitando i movimenti ed impedendo spesso qualsiasi attività. E così il lavoro si accumula, gli impegni vengono annullati ed i progetti rimandati: impossibile essere efficienti quando si soffre di dolore cronico.
Ed è qui che subentra il senso di colpa: confrontarsi con gli altri è inevitabile e deleterio. Si vorrebbe avere l'energia e le possibilità che si avevano prima della malattia, ma spesso è difficile recuperarle. E' quindi già difficile accettarci pienamente, figurarsi poi quando intervengono gli altri a dare il loro parere.
Il dolore rende spesso invalidi, limitando i movimenti ed impedendo spesso qualsiasi attività. E così il lavoro si accumula, gli impegni vengono annullati ed i progetti rimandati: impossibile essere efficienti quando si soffre di dolore cronico.
Ed è qui che subentra il senso di colpa: confrontarsi con gli altri è inevitabile e deleterio. Si vorrebbe avere l'energia e le possibilità che si avevano prima della malattia, ma spesso è difficile recuperarle. E' quindi già difficile accettarci pienamente, figurarsi poi quando intervengono gli altri a dare il loro parere.
La critica più frequente è "prendi troppe medicine".
Ignoratela, è priva di senso.
Ma perdonateli, perchè non sanno quello che dicono.
Al posto vostro, probabilmente, si tufferebbero in una piscina piena di morfina.
Poi ci sono le critiche sull'aspetto fisico: è raro assomigliare a una star del cinema quando si passano giornate intere a letto con la testa sotto il cuscino.
Per non parlare poi dello shopping! Tutti quei negozi con tante luci, profumi, musica, gente che ti spinge... un bazar di trigger per il mal di testa più esplosivo!
Ma le critiche più dolorose sono quelle che riguardano il proprio ambito professionale o scolastico.
Sei assente troppo spesso... Sei lenta... Non hai ancora finito?... Come mai non c'eri, hai fatto vacanza?... Perchè segui solo un corso universitario?... Non hai ancora preparato da mangiare...
Premesso che farsi gli affari propri non ha prezzo, ma purtroppo non viviamo in un mondo ideale, vediamo come possiamo reagire senza farci del male.
Ignoratela, è priva di senso.
Ma perdonateli, perchè non sanno quello che dicono.
Al posto vostro, probabilmente, si tufferebbero in una piscina piena di morfina.
Poi ci sono le critiche sull'aspetto fisico: è raro assomigliare a una star del cinema quando si passano giornate intere a letto con la testa sotto il cuscino.
Per non parlare poi dello shopping! Tutti quei negozi con tante luci, profumi, musica, gente che ti spinge... un bazar di trigger per il mal di testa più esplosivo!
Ma le critiche più dolorose sono quelle che riguardano il proprio ambito professionale o scolastico.
Sei assente troppo spesso... Sei lenta... Non hai ancora finito?... Come mai non c'eri, hai fatto vacanza?... Perchè segui solo un corso universitario?... Non hai ancora preparato da mangiare...
Premesso che farsi gli affari propri non ha prezzo, ma purtroppo non viviamo in un mondo ideale, vediamo come possiamo reagire senza farci del male.
Dmitry Chertousov
Regola n°1: Perdona!
Il dolore cronico non è neanche minimamente immaginabile da parte di chi non l'ha mai provato. La delusione è forte: com'è possibile che le persone a noi più vicine non riescano a capire le nostre difficoltà? Le cefalee sono malattie semplicemente... invisibili! E quindi è difficile capire qualcosa che non si vede, ed anche crederci. I nostri amici e parenti non sono cattivi, semplicemente non capiscono e probabilmente non capiranno mai, nonostante i loro sforzi e le nostre infinite spiegazioni.
Regola n°1: Perdona!
Il dolore cronico non è neanche minimamente immaginabile da parte di chi non l'ha mai provato. La delusione è forte: com'è possibile che le persone a noi più vicine non riescano a capire le nostre difficoltà? Le cefalee sono malattie semplicemente... invisibili! E quindi è difficile capire qualcosa che non si vede, ed anche crederci. I nostri amici e parenti non sono cattivi, semplicemente non capiscono e probabilmente non capiranno mai, nonostante i loro sforzi e le nostre infinite spiegazioni.
Regola n°2: Dimentica!
Perchè portarci dietro il sentimento negativo di una critica che sappiamo essere infondata? Cerca di eliminarla dai tuoi pensieri, concentrandosi su qualcos'altro, possibilmente piacevole! Se non funziona...
Regola n°3: Sfrutta le critiche a tuo vantaggio!
E come?? Semplice: dimostrando che si sbagliano!
Se qualcuno ti ha fatto una critica che ti ha ferito, probabilmente è perchè si tratta di qualcosa che ti sta particolarmente a cuore. Se non riesci a lasciare andare il ricordo della critica, tienilo pure con te, ma trasformalo in un proposito, del tipo "io riuscirò a...." oppure "dimostrerò che non sono...". Ripetersi nella testa "forse quella critica era vera..." ti ruba energia e buon umore, mentre un proposito in senso positivo è una vera e propria sfida che puoi raccogliere con entusiasmo ed energia. Sì!! Dimostrerò che si sbagliano! Così la prossima volta che sentirò quella critica, potrò fare orecchie da mercante, perchè ho già le prove che è infondata!